Ed a 2700 metri si estende per quattro chilometri un enorme tavoliere di pietrame, dove, fra le roccie bigie e cineree, nella nebbia fitta, si perdettero il 2 settembre 1888 trenta alpinisti che vi dovettero attendere il nuovo giorno.(128)
Il gruppo della Marmolada è dominato dalla regina, non, come fu detto, delle dolomiti, ma delle Alpi orientali. Intorno alla suprema vetta, coperta d'un vasto ammanto di ghiacci e di nevi che par di marmo, s'innalzano il Vernel e si staccano il greppo di Colaz, il nucleo eruttivo dei Monzoni, con le ricchezze e varietà dei minerali, sì che Humbold lo chiamò il teatro delle più grandi rivoluzioni geologiche del globo, ed il minuscolo gruppo di Cima di Bocche. La Marmolada, intorno alla quale si inchinano tutte le altre vette, è il più grandioso edificio corallino,(129) sebbene il banco calcare che si innalza sul trias inferiore, meno saturo di magnesia, presenti chiare stratificazioni. Il lavoro dei coralli interrotto dalle eruzioni, continuò poi e da nuove violenze di natura e dall'azione degli agenti atmosferici, venne spezzato e sparpagliato anche lungi dal primitivo suo centro. La Marmolada ha essa pure la sua leggenda, come ha avuto, sebbene di facile ascesa, le sue vittime: il prete Terza che primo la tentò, nel 1803, scomparve in un crepaccio, e per lungo tempo il monte si ritenne fatato e inaccessibile.
Gli altri gruppi delle Alpi veneto-trentine traggono il nome dalle regioni dove sorgono e sono: Agordo, Val di Zoldo, Ampezzo, il Cadore e Sesto.
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