Quello di Colbricon era ricco, secondo il Rachini, di un pesce molto raro, sopra ogni altro squisito, chiamato sal marino.
Il lago più bello e notevole delle Alpi Carniche è quello di Cavazzo o Alesso, che si trova a 195 metri sul mare, con un circuito di oltre otto chilometri, nel quale si dilunga per 3760 metri con una larghezza variabile fra 200 e 800. Generalmente poco profondo, raggiunge i 38 metri nel centro, e pare dovuto allo sbarramento alluvionale di una valle di erosione fluviale e in parte glaciale abbandonata, la leggenda dice ad un castigo divino che sommerse un paese per la malvagità degli abitanti. Le ghiaie e la fanghiglia ricca di diatomee vanno riempiendolo, ma ancora gela negli inverni più freddi. Più che al villaggio di Cavazzo, lontano quattro chilometri, deve il suo nome al vecchio castello di Cabatium, succeduto a una vedetta romana e ricordato da Andrea Palladio; pieno anch'esso di leggende, si narra di un serpente che ne avvelenava le anguille, di un cavaliere che lo traversò sopra un sottile strato di ghiaccio, ignorando il pericolo e, scampatone, eresse la chiesetta di San Candido e d'altre fole consimili.
Grande importanza geologica hanno i laghi carsici, privi di emissari apparenti, sovente alimentati da sotterranee correnti, soggetti a periodiche inondazioni ed a notevoli variazioni di livello. Devono generalmente la loro origine a scoscendimenti, ad erosioni chimiche, a cedimenti del suolo per mancanza del sostegno sottostante. Notevoli e quasi tipici sono quelli di Cepico d'Arsa o di Sissol nell'Istria, e di Doberdo o Jamino nel Carso di Monfalcone; ma altri sorgono, pressochè innumerevoli, sebbene assai piccoli e tutti in via di prosciugamento in queste Alpi.
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