Pagina (314/794)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      A valle d'una gola silvestre delle Alpi dolomitiche, nella località detta Capo di Ponte, la Piave discende a sud-ovest verso Belluno e va ad unirsi al Cordevole, della cui valle approfitta fino al mare; la valle del Rai, che si vede aprirsi direttamente al sud di Capo di Ponte e sembra continuare sull'altro versante la valle del Meschio, pareva il prolungamento naturale della gola superiore della Piave. Tale era l'opinione generale, ed il Senato veneto trattò perfino la questione di ricondurre le acque della Piave nel loro letto primitivo, onde diminuire per tal modo i danni delle inondazioni, accresciute dal contributo del Cordevole. Si ripeteva che per effetto d'un terremoto o dell'assodamento delle roccie, i fianchi della montagna di Pinei che domina la linea presente di spartiacque fra il Rai e il Meschio, vale a dire il presunto letto della Piave, dovessero esser crollati in due punti per modo da formare l'enorme sbarramento che si eleva tuttora attraverso la valle. Appiè di codesto ammasso di rovine su cui stanno villaggi e campi coltivati, alcuni piccoli laghi indicherebbero ancora il corso deviato del fiume. Ma le osservazioni di Gabriele de Mortillet hanno fatto mettere da parte in via assoluta l'ipotesi di un cambiamento di corso della Piave a valle di Capo di Ponte. Il tratto di separazione non è già l'effetto di uno scoscendimento, come si diceva una volta; è invece una morena glaciale, che riposa sovra roccie le quali fanno parte dell'ossatura stessa della regione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





Alpi Capo Ponte Piave Belluno Cordevole Rai Capo Ponte Meschio Piave Senato Piave Cordevole Pinei Rai Meschio Piave Gabriele Mortillet Piave Capo Ponte