Ivi si bagnarono Tito Livio, Valerio Flacco, Lucano; ivi l'augure Cajo Cornelio vaticinò le vittorie di Cesare, e accorrevano da ogni parte le genti all'oracolo d'Aponum; ma indarno Cassiodoro, ministro di Teodorico, ristaurò le terme romane, che di nuovo giacquero in rovina per secoli; le acque si usano per bevanda, bagni, infangature, e sono specialmente efficaci nelle malattie cutanee e nei reumatismi. A Battaglia fu aperta nel 1859 anche una grotta di vapore, prodotta da sorgenti termali, con una temperatura che può elevarsi sino a 47°. In bella posizione, a 463 metri sul mare, in fondo alla valle dell'Agno si trova la stazione balneare di Recoaro, circondata da ameni passeggiate e da colli ridenti incoronati dalle belle vette del Baffelan e della Posta. Ivi la fonte Lelia, l'Amara, la Lorgna, la Nuova sgorgano, come cantò G. Zanella:
Dalla vegliata grottaQuando bolle il meriggio e quando annotta,
e tutto intorno sui monti si trovano altre numerose sorgenti curative, Capitello, Franco, Pace, Giausse, Civillina, Virgiliana di Staro, Vegri di Valdagno, acidula di Torrebelvicino con terme, alberghi, ricoveri per i poveri, dove per due o tre mesi dell'anno ferve la vita più varia e piacevole, sebbene manchino ancora molti degli agi dei grandi centri di bagni. Altri luoghi di cura notevoli in queste Alpi sono i bagni di Arta, in una delle più belle valli della Carnia, di Caldiero, l'antica Fons Junonis, poi di Gauderio, dicono per la gioia che vi si provava riacquistando la salute, di Monfalcone, poco lungi dall'antica Giapidia, celebrata da Virgilio; della Vena d'Oro, che alimenta presso Belluno un celebrato stabilimento idroterapico, ed altre ancora.
| |
Tito Livio Valerio Flacco Lucano Cajo Cornelio Cesare Aponum Cassiodoro Teodorico Battaglia Agno Recoaro Baffelan Posta Lelia Amara Lorgna Zanella Capitello Franco Pace Giausse Civillina Virgiliana Staro Vegri Valdagno Torrebelvicino Alpi Arta Carnia Caldiero Fons Junonis Gauderio Monfalcone Giapidia Virgilio Vena Oro Belluno
|