Uno sopra ventiquattro degli abitanti della provincia di Rovigo è colpito da tale flagello, in altre provincie la proporzione è appena minore, per cui si dovettero fondare pellagrosarii, cioè sanatori speciali per la cura di questa malattia.(146) Il consumo della carne è minore che in Lombardia e in Piemonte, cioè di 54 chilogrammi l'anno, anzichè di 64 e di 61; minore è pure il consumo di vino, mentre è in proporzione maggiore il numero degli abitanti che abusano di bevande alcooliche. Le condizioni delle abitazioni sono relativamente buone, essendo stati compiuti negli ultimi anni miglioramenti notevoli così nelle città, che nelle campagne e nelle stesse valli alpine, mentre appena due o trecento persone hanno ancora abitazioni sotterranee, e non più di tremila abitano nelle soffitte. I cimiteri si vanno trasportando lungi dall'abitato, ma non pochi sono ancora fra le case e nel Trentino dura la consuetudine antica di seppellire i morti intorno alle chiese; contuttociò la mortalità e le malattie non vi sono maggiori che nelle finitime provincie del Regno, ma più è breve la durata media della vita umana, che già tende a superare i 37 anni.(147)
Dove ora svettano i frassini o susurrano gli abeti, le palme spandevano nei remoti secoli al vento le grandi foglie. Il pastore attonito contempla talvolta sulle pietre quasi rapprese fronde di forma ignota. Quando le Alpi di Bolca, di Salcedo, di Rotzo, erano sepolte sepolte sotto l'Oceano, vi si impietravano le lunghe belemniti, le grottesche rudiste, le ammoniti, grandi come enormi corni da caccia, e nelle isole scaldate dal sole ardente, tra le foreste delle cicadee, delle felci arboree e delle voltzie, si aggiravano mostruose forme di animali.
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