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      (160) La coltura dell'olivo è invece poco diffusa e va piuttosto scemando: quasi nulla quella degli agrumi.(161) Il tabacco si coltiva nella valle del Brenta e sulle opposte pendici dei Sette Comuni e del Feltrino, e dà poco più di un decimo del prodotto totale del Regno; ma non si sanno produrre le qualità più desiderate, specie di tabacco da fiuto, per guisa che vi è sempre piuttosto notevole il contrabbando. Nel Trentino la coltura del tabacco è libera soltanto nella Val Lagarina.(162)
      La coltura delle castagne è comune a tutte le Prealpi, e si vanno sempre più diffondendo e con razionali colture le frutta a granello ed a nocciuolo, che danno luogo ad una esportazione ragguardevole. Una certa estensione occupano i prati in tutta la regione, e sui monti, sopra ai mille metri, le malghe, e perciò l'industria del bestiame è più ricca che altrove.(163) Il Veneto ha buone razze di cavalli, specie la friulana, alla quale non si dedicano però cure sufficienti; da alcuni anni attende anche al miglioramento delle qualità del suo bestiame bovino ed ovino. Si contano nel solo Veneto duecento latterie sociali, e più che altrettante nel Trentino, e nelle due regioni si producono formaggio, burro, ricotte ed altri prodotti per più di 15 milioni di lire. In qualche luogo è molto sviluppata anche la coltura dei maiali, che danno eccellenti e svariati prodotti, nè si può dir trascurata l'agricoltura. Su larghissima scala si coltiva il gelso, al quale coteste provincie devono il cospicuo posto che occupano nella produzione della seta.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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