Le stesse condizioni del suolo che attribuivano un'importanza strategica agli sbocchi delle Alpi e degli Apennini dovevano assegnare ad essi un posto importante nella storia del commercio: le piazze forti, come le città di scambio, non potevano collocarsi che sul declivio dei colli, le une per custodire gelosamente i passi, le altre invece per accogliere i viaggiatori e le mercanzie sorgenti di loro ricchezza. Tuttavia, non trovandosi troppo bene vicini genio militare e commercio, gli emporii di scambio si sono per la maggior parte collocati in modo da godere dei vantaggi forniti dalle grandi vie naturali del commercio, pur evitando le molestie e i pericoli onde sono sempre seguìte la guerra e la pace armata. Sulla frontiera orientale, come è oggi segnata, i pericoli sono ancora più grandi; dal tempo dei Romani a Napoleone si riconobbe sempre l'importanza della linea delle Alpi Giulie e la necessità di difendere su di esse la penisola italiana.
LEONE DI SAN MARCO A VENEZIA.
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La più importante città delle provincie venete, la più decaduta da un lungo passato di glorie e di potenza, e insieme una delle più caratteristiche ed ammirate del mondo intero è Venezia, la "regina dell'Adriatico". Contro l'opinione comune, è città antichissima. Alcuni avanzi di costruzioni romane trovati nell'isola di San Giorgio, sotto il livello del mare, e citati come testimonianza del curioso fenomeno del graduale innalzamento della laguna veneta, provarono che i fangosi isolotti del golfo erano popolati prima dell'invasione barbarica; coteste terre a metà sommerse servivano di naturale rifugio alle popolazioni del litorale, perchè adatte ad essere sicuri emporii del commercio.
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