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      La città cresce di forza, di splendore, di autorità quando papa Alessandro III vi scende ad accordi con Barbarossa, ed Enrico Dandolo conquista Costantinopoli, infeudando alla Repubblica il trono dei Comneni e dei Paleologi. Con la "Serrata del Maggior Consiglio" l'aristocrazia, che già era venuta limitando il potere del Doge, diventa oligarchia vera, e tale perdura sino alla fine.
     
      N. 52. -- VENEZIA E DINTORNI.
     
      [vedi 052.png]
     
      Venezia era ormai unica al mondo, colle industrie fiorenti, colle flotte poderose, coi vasti commerci, colle feste che rinvigorivano il corpo od infiammavano il cuore. La "perla delle acque" cominciava ad abbellirsi di monumenti, la piazza di San Marco si vantava già la più bella del mondo, il palazzo del Doge era una meraviglia, e sulle pareti della "bella chiesa" gli stranieri venivano a leggere i fasti della Repubblica. La diplomazia di Venezia andava famosa nel mondo; Marco Polo rivelava l'estremo Oriente, Marin Sanudo pubblicava i suoi Diarii, Francesco Petrarca salutava la città "porta del genere umano, unico albergo di libertà, di giustizia, di pace, e meglio che dal mare onde è cinta, dalla prudente sapienza dei figli suoi munita e fatta sicura". Alcune congiure di popolo e più quella del doge Marin Faliero fecero avveduta l'aristocrazia a porre a sè medesima quel gran freno che fu il Consiglio dei dieci. Le sciagurate guerre con Genova stremarono le due Repubbliche; Curzola, Anzio, Chioggia diventarono nomi di vittorie fratricide, mentre, contrastata sul mare dai Turchi, sedotta al continente dal costituirsi delle altre Signorie, anche Venezia diventò potenza terrestre ed acquistò a poco a poco tutto il Veneto, più Brescia, Bergamo e Cremona (1338-1499). Costituì così quella che Carlo Cattaneo chiama "una nobile amicizia di popoli", sebbene qualche pagina della storia di Venezia in terraferma appaia non scevra di perfidie, quando il pensiero ricorre ai Carraresi, al Carmagnola, ai Foscari, e già si notino i segni della trasformazione in oligarchia sin dall'istituzione del libro d'oro.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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