Decaduta del pari è Caorle, nella Sylva coprulana, cinta di doppie mura e piena già di palazzi: sul suo lido, dove eransi recati a far baldoria, i Veneziani si videro rapite le spose nel 935. San Stino sulla Livenza e San Michele sul Tagliamento sono borgate popolose importanti.
La provincia di Treviso è la più strettamente unita a Venezia, quella che ebbe forse con essa più lunghe ed intime relazioni. Fu già la vasta Marca Trevisana, e più volte variarono i suoi confini, specie quando il regno italico vi foggiò il dipartimento del Tagliamento; poi fu divisa in dieci distretti, ridotti ad otto nel 1853 con l'unione di Motta ad Oderzo e di Serravalle a Ceneda, rispettata anche dal nuovo regno. Treviso sorge "là dove Sile a Cagnan s'accompagna"(178) ed ha certo origini remote, se la leggenda addita suoi fondatori Osiride, Antenore, i Trojani, i nomadi snidati dalle montagne da Nerone e da Druso. Soggiacque ai Goti, ai duchi d'Italia, ai marchesi longobardi, ai re franchi, agli imperatori; ebbe vescovi, consoli, marchesane; fu assalita dagli Ungari, governata dai Caminesi, dagli Scaligeri, dai Carraresi, e alfine da Venezia.(179) Venne spesso assalita, sì che il suo territorio è pieno di torri, e la città stessa fu chiamata delle Torri, e quasi tutta atterrata per vetustà, per vendetta di popolo, per impeti di guerra, per terremoti, per pretesti edilizi. La cattedrale, ristaurata da Pietro Lombardo, col classico portico e le cinque cupole, l'antica chiesa gotica di San Nicolò, quella di Santa Maria Maddalena coi quadri di Paolo Veronese, sono le più notevoli di Treviso.
| |
Caorle Sylva Veneziani Stino Livenza San Michele Tagliamento Treviso Venezia Marca Trevisana Tagliamento Motta Oderzo Serravalle Ceneda Sile Cagnan Osiride Antenore Trojani Nerone Druso Goti Italia Ungari Caminesi Scaligeri Carraresi Venezia Torri Pietro Lombardo San Nicolò Santa Maria Maddalena Paolo Veronese Treviso
|