Alle falde dei colli incomincia il Montello che termina a Nervesa, sulle rive della Piave; il bosco di annose querce, che costituiva col Cansiglio il maggior nerbo della veneta marina, più non esiste, imperocchè tolto ai comunisti il diritto dei grani, appaltati i tagli, mutati i regolamenti, spogliati i villici di ogni mezzo di sussistenza, non bastarono le severe leggi e le raddoppiate vigilanze a salvarlo dalla più completa distruzione. Volpago si crede traesse il suo nome dalle volpi che numerose frequentavano la campagna; ben altrimenti celebre è Cornuda, dove i Crociati resisterono valorosamente alle schiere austriache nella impari lotta del 1848. Pederobba è luogo rinomato, dove Fra Giocondo derivò nel 1507 l'acqua del Piave per modo da accrescere la ricchezza di più che cinquanta villaggi; la petra rubea, che diede il nome al villaggio, servì a fabbricare bellissime ville ed il campanile di 41 metri, raddrizzato nel 1831 con meravigliosa opera dall'architetto Ronchese. Arcade è celebre per i suoi vini, mentre lo era un tempo anche per l'industria dei coltellinai e dei fabbricatori di forbici: questi villaggi hanno prosperi setifici ed altre industrie.
Valdobbiadene, denominata forse dalla feracità del suolo (due biade), forse dal fatto che il Piave si divideva ivi presso in due rami, è paese vario ed ameno, tra il fiume larghissimo, i poggi ridenti ed i monti, ricco d'industrie, di palazzi, di chiese. Il Comune di Farra ha pure arie salubri e numerosi vigneti; ivi nacque quel San Venanzio, autore di celebri inni sacri; il comune di Soligo, di cui Farra conserva il nome, è stato distrutto nel secolo XVI da un incendio.
| |
Montello Nervesa Piave Cansiglio Cornuda Crociati Fra Giocondo Piave Ronchese Piave Comune Farra San Venanzio Soligo Farra
|