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      Ceneda giace in una fertile pianura, dove le leggendarie origini le procurarono importanza di città vescovile a poche altre seconda: essa ha un ampio giardino, ricco di rare piante, della famiglia Costantini. Le torri e le mura che circondano Serravalle provano che ivi ebbero stanza e dominio potenti signori, Caminesi, Carraresi, Ezzelini, ed ha palazzi opifici industriali veramente ragguardevoli. Il centro industriale di maggiore importanza della provincia fu per secoli Follina, le cui lane andavano un tempo celebrate anche in lontani paesi. Il distretto più arido, quasi tutto formato dalle ghiaie del Piave e della Livenza, è quello di Oderzo, l'antica Opitergium, ricordata come grande città, da Strabone, da Plinio, da Paolo Diacono. Distrutta dai Pompeiani, poi dai Marcomanni, da Attila, da Grimoaldo, fu per qualche tempo sede dei re longobardi, ma non potè più rialzarsi al primitivo splendore. A San Polo sorge lo splendido castello dei Papadopoli; a Ponte di Piave si trovano altre ville sontuose, e Motta di Livenza fu patria di illustri uomini tra i quali basterebbe ricordare Antonio Scarpa. Fontanelle, Gorgo al Monticano, Mansuè, Salgareda sono villaggi di qualche importanza, sebbene arrestati nel loro sviluppo dalla grande emigrazione di contadini, per cui vaste campagne rimasero pressochè deserte. S'aggiunga che non poche terre e villaggi della provincia sono soggette all'impeto dei fiumi che le devastano nelle frequenti piene e sempre più difficilmente si possono contenere tra gli argini.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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