Anche Merlara e Castelbaldo ebbero ugual sorte e vi hanno oggi la stessa fortuna. Este si vorrebbe fondata da un compagno di Antenore; certo fu una delle prime città degli Euganei e tolse il nome dall'Adige, sul quale e sotto le sue mura si combatterono ai tempi dei Romani battaglie memorabili; di là originarono gli Estensi, che la dominarono per qualche secolo ed ebbero signorie anche in altre parti d'Italia. Vescovana aveva una rocca fortissima distrutta da Ezzelino ed è importante mercato agricolo, celebre specialmente per i polli che si allevano nei suoi dintorni. Baone diede titolo comitale agli Estensi e sorge sui colli coronati di vigneti e di uliveti, dove la felice postura consente una rigogliosa vegetazione. La strada che gira intorno ai Colli Euganei tocca Lozzo Atestino e Vo, nelle cui campagne si coltiva largamente la vite. Monselice è popolosa terra ricordata da Paolo Diacono e divenuta città nel 1857; essa possiede antiche chiese, un importante museo ed è circondata da frutteti, specie sui vicini colli. Nel distretto sono notevoli Stanghella, grosso villaggio che fu già dei Pisani, quasi a mezza via tra Padova e Rovigo: nelle sue campagne durò più a lungo che altrove la paura delle streghe. Battaglia è celebrata per le sue terme e le cure che vi si fanno nelle grotte ed in uno stabilimento non secondo ai più importanti d'Europa; tra Battaglia e Monselice sorge la superba villeggiatura del Catajo, cresciuta intorno alla casa di Beatrice degli Obizzi, con un gran parco, una celebre armeria e un museo di antichità euganee, etrusche, greche, romane, nelle ampie sale dove dipinsero Paolo Veronese e il Tintoretto.
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