Ronco, spesso minacciato dall'Adige, domina fertili campagne. Feracissimo è del pari il distretto che ha nome da Sanguinetto, antico feudo dei Dal Verme, col castello dove fu rinchiuso l'ultimo dei Carraresi; a Cerea, intorno all'antico castello della contessa Matilde, si vennero sviluppando palazzi, ville e masserie numerose nelle circostanti campagne, per cui il paese, come Casaleone, ebbe negli ultimi anni un grande sviluppo.
L'ARENA DI VERONA.
[vedi figura 391.png]
Legnago, attraversata dall'Adige, è soggetta più di qualsiasi altra città alle sue minaccie, mentre si considerò in ogni tempo come fortezza importante. Incominciarono a fortificarla il Sanmicheli ed il Bragadino, ma le opere principali furono compiute durante il regno italico e la dominazione austriaca, quando a sua difesa, oltre al Po, all'Adige e al Tartaro, giovarono le paludi delle Valli grandi veronesi, che si andarono poi prosciugando. Santa Maria di Vangadizza fu antica ed insigne badia camaldolese, cui si largirono per secoli terre, giurisdizioni e poteri; a Villa Bartolomea, oggi centro agricolo di grande importanza, ebbero feudo i conti di San Bonifacio. A Castagnara furono costruite importanti opere idrauliche e specialmente la chiusa, continendo minuendoque flumini, siccandis agris, paludibus, che fu una delle ultime opere della Repubblica. Minerbe si vuol derivare da Minerva, Roverchiara e Terrazzo, alle due estremità del distretto, sono prosperi centri agricoli, ed a Bevilacqua sorge il castello della nobile famiglia, abbellito per secoli e così maltrattato nel 1848 dall'austriaca rabbia.
| |
Adige Sanguinetto Dal Verme Carraresi Cerea Matilde Casaleone Adige Sanmicheli Bragadino Adige Tartaro Valli Maria Vangadizza Villa Bartolomea San Bonifacio Castagnara Repubblica Minerva Roverchiara Terrazzo Bevilacqua
|