VICENZA. -- TEATRO OLIMPICO. -- PROSPETTIVA DELLA SCENA.
Da una fotografia dello stabilimento Alinari di Firenze.
[vedi figura 396.png]
La città sorge alle falde dei monti Berici, dove il piccolo fiume Retrone confluisce nel Bacchiglione; le acque ne innalzarono il suolo di cinque o sei metri solo dai tempi romani, ed a questa profondità vennero infatti condotti gli scavi del teatro Berga. Sulla maggior piazza, più ampia dell'odierna, sorgevano palazzi; tutto intorno e qua e là sparse per la città torri numerose; presso alle porte incominciavano vaste paludi, che si estendevano alle origini dei due fiumi, e lungo le falde dei Berici, sino a che, durante il dominio veneto, si iniziarono i grandi lavori di scolo e i consorzi che conquistarono tanta parte delle più feraci campagne. Sulla maggior piazza sorgono la Basilica, vasto e classico edificio, con l'alta torre, la Loggia, disegnata del pari da Andrea Palladio, il Monte di Pietà che contiene anche la grande biblioteca civica. Sulla piazza dell'Isola, che era un tempo veramente circondata dalle acque, nell'elegante palazzo che il Palladio costruì pei Chiericati, si accolse il museo, che contiene gli scavi di Fimon e di Berga, i quadri del Fogolino, del Bassano, del Tiepolo, del Veronese, del Van Dyck, del Mantegna, i portolani del Benincasa, gli strumenti di fisica del Fusinieri, e infiniti altri ricordi d'arte, di antichità, di storia patria. Ivi presso è il teatro Olimpico, davanti alla cui singolare costruzione pareva anche al primo Napoleone d'essere in Grecia.
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