Ebbe le solite contese di vescovi e baroni, come Feltre ed altre città della pianura, sino a che trovò pace nella signoria di Venezia. Costituita a provincia, poi a dipartimento del Piave per decreti del Bonaparte, subì tutti i danni e gli oltraggi delle occupazioni francesi ed austriache, e vide invano i prodi suoi figli insorgere con Fortunato Calvi nel Cadore. Il 29 giugno 1873 la città fu devastata e in parte distrutta, come altri paesi della provincia, da un violento terremoto, che fece più di cinquanta vittime e cagionò immensi danni, continuando a turbare con lievi scosse per un anno la tranquillità degli abitanti. La città, che diede i natali a Girolamo Segato, al geologo T. A. Catullo, ad Andrea Brustolon, siede a cavaliere di un colle, e dalle sue piazze ampie si godono vedute incantevoli; essa ha aspetto affatto veneziano, e si comprende che fosse stretta alla Repubblica da intimi legami. La cattedrale, in parte distrutta dal terremoto, è opera di Tullio Lombardo, del secolo XVI; il campanile di 66 metri è del Iuvara, l'antico palazzo dei Rettori, ora Prefettura, è una bella costruzione del Rinascimento; il municipio in stile gotico e la chiesa di Santo Stefano, sono edifici pregevoli, come il museo, che contiene quadri, bronzi, medaglie ed altri oggetti interessanti per l'arte, per la storia, per la scienza. Ad un'ora e mezza da Belluno è la Vena d'Oro, l'antica acqua della Camana, dove fu eretto dopo il 1866 un rinomato stabilimento idroterapico.(192)
Nel distretto il principale comune è Mel, che tolse il nome dall'antico castello di Zumelle, teatro di guerre e di romanzesche avventure.
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