Arten e Seren, alle falde settentrionali del monte Grappa, conservano traccie degli antichi ghiacciai. Fonzaso, se non il nome (Font assium), deve certo la ricchezza al commercio dei legnami, che scendono pel Cismon; ivi passava l'antica via Claudia Altinate, e corre ora una delle più pittoresche e sicure strade delle Alpi. Lamon, Arsiè, Sovramonte sono centri importanti di industrie alpine.
Il distretto di Agordo è celebre per le miniere, del pari che per i pascoli e le alpine bellezze di cui è pieno; il comune onde ha nome è il solo della valle del Cordevole che superi i 3000 abitanti, amenissimo colla sua vasta piazza tappezzata di verde, detta Broi e colla chiesa dominata da due campanili, che presentano una delle vedute alpine più pittoresche. La chiesa, il municipio, il palazzo Manzoni abbelliscono la maggior piazza; ma l'attività e la ricchezza di Agordo sono dovute alla miniera di Valle Imperina, coi numerosi pozzi, uno dei quali di 150 metri e colle gallerie che misurano tutte insieme più di 5 chilometri, per molti anni poco profittevole al demanio dello Stato, ed ora alienata a privati che ne traggono notevoli profitti dopo l'uso delle piriti nella fabbricazione dei concimi. Alleghe e Caprile sul bellissimo lago, alle falde della Civetta, sono deliziosi soggiorni, devastati più volte da terribili incendi, e più oltre Rocca Pietore adduce ai celeberrimi Serai di Sottoguda e alla Marmolada. Da Taibon si ascende nella pittoresca valle di San Lucano, tutta piena delle leggende del santo vescovo onde ebbe il nome.
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