Di Udine o della provincia, furono Berengario I, Gerardo di Premariaco ed altri illustri patriarchi aquilejesi, Federico Savorgnano il conservatore della patria, Paolo Diacono, il beato Odorico da Pordenone, e infiniti altri. Nel distretto di Udine meritano di esser segnalati Campoformio dove venne firmato il famoso trattato. Mereto di Tomba, cogli avanzi di un antico campo romano, Mortegliano che ha una chiesa con pregevolissimi ornati del cinquecento, Lestizza e Pasian Schiavonesco, Pavia di Udine, Pozzuoli del Friuli, Reana del Rojale, centri cospicui per ville amenissime e per le feraci campagne che le circondano.(198)
La provincia, oltre a questi, comprende sedici distretti, che possono raggrupparsi in distinte regioni geografiche: il Canal del Ferro, la Carnia, Cividale, le terre oltre il Tagliamento e la pianura friulana. Il Canal del Ferro corrisponde al distretto di Moggio, ed è attraversato dalla ferrovia pontebbana con 12 stazioni, da Reana del Rojale, a 9 chilometri da Udine, al confine che ne dista 68 a 564 metri d'altitudine. Moggio, sulla riva dell'Aupa, ebbe un antico e potente convento di Benedettini, e celebrate cave di marmo. La Resia ha singolare la lingua come le leggende, e le conservò più a lungo, vivendo quasi appartata sino al 1834, quando si aprì la strada carrozzabile, anzi sino alla più recente apertura della ferrovia pontebbana.(199)
Singolare regione è anche la Carnia, che comprende i due distretti di Ampezzo e Tolmezzo, ed è, come poche altre, minacciata sui declivi e devastata nelle sue campagne dalle frane e dalle acque.
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