CASTELLO DI MIRAMAR.
[vedi figura 421.png]
L'Istria è una penisola triangolare che dalle montagne del Carso si protende nell'Adriatico tra i golfi di Trieste e di Fiume, sì che Nelson la reputava "tutta un porto".(207) La città ed i principali centri sono abitati da italiani, che parlano il dialetto veneto ed hanno una incontestabile supremazia civile sulle campagne dove, come constatò lo stesso Czörnig, "varie razze slave vestono all'italiana e parlano un miscuglio di vocaboli serbi ed italiani".(208) Le città più notevoli dell'Istria, che fanno capo a Trieste, sono: Pisino, col castello dominante una foiba di 125 metri, dove scompaiono le acque piovane, Dignano, borgata affatto meridionale e di carattere moderno, con le sue bellissime donne che ricordano pel loro costume le arlesiane di Provenza; Capodistria, la patria del Vergerio e del Carpaccio, col maestoso e leggiadro palazzo del podestà, il duomo e le altre chiese veneziane; Isola, ai piedi delle colline che producono il rinomato refosco; Pirano, sul promontorio, all'ingresso di una vasta rada coronata fra il verde delle torri della vecchia cinta murale; Buja, dove più ferve il movimento di resistenza agli Slavi, chiamata un tempo "la spia dell'Istria"; Parenzo, che fu a lungo sede della Dieta istriana, colla celebre basilica eufrasiana; Rovigno, città antica, che dà alla flotta austriaca come, un tempo a Venezia, i migliori marinai. L'ultima città dell'Italia geografica è Pola, col grande arsenale militare austriaco e il celebre anfiteatro; questo solo mostra l'importanza che, già greca, aveva al tempo dei Romani; anche Fiume, che si trova sulle soglie d'Italia, sebbene politicamente ungherese, è tutta italiana come altre di quel litorale.
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