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      GENOVA. -- PANORAMA VISTO DAL CASTELLACCIO.
      Da una fotografia dello stabilimento Alinari di Firenze.
      [vedi figura 427.png]
     
      Il confine amministrativo verso la Francia è invece quello che noi conosciamo del Regno, assai più breve del naturale; si fa più ampio sulla cerchia delle Alpi, sebbene lasci pur sempre alla Liguria la forma di un grande arco, dentro al quale s'accoglie un'area di 5282 chilometri quadrati,(212) costituendo il più piccolo fra i compartimenti italiani, superato anche da quelli del Lazio e dell'Umbria, che pur constano di una sola provincia. Si aggiungano 21,41 chilometri quadrati per le isole Capraia (19,53), Palmaria (1,63), Tino e Tinetto (0,11) e per le due Gallinarie (0,14). La provincia di Genova, con 197 comuni, copre un'area di 4072 chilometri quadrati, quella di Porto Maurizio di 1210 con 105 comuni.(213) Il dipartimento delle Alpi Marittime ha un'area di 3578 chilometri quadrati.
      La massa di sollevamento che costituisce la catena litorale è ben lungi dall'essere uniforme. Come le Alpi, gli Apennini si dividono in gruppi distinti, collegati gli uni agli altri da facili altipiani. Il più bello fra questi è quello che si apre all'ovest di Savona e si chiama Passo d'Altare, di Carcare o di Cadibona, dal nome di tre villaggi dei dintorni. Questo passo, che ha appena 470 metri d'altezza, venne sempre volgarmente considerato come il confine più naturale delle grandi Alpi, e ben a ragione, almeno dal punto di vista militare. In ogni tempo gli eserciti guerreggianti nell'Italia del nord cercarono di occupare fortemente quella parte delle montagne, nell'intento di dominare ad un tempo gli approcci di Genova e le valli minori del versante piemontese; nel 1796 Bonaparte lo superava con mossa audace, e Soult lo difendeva invano nel 1800. Le due Bormide e il Tanaro, che scorrono all'ovest dell'altipiano d'Altare e vanno a congiungersi a valle d'Alessandria, furono spesso tinte di sangue; terribili battaglie vennero combattute a Gavi, a Novi, a Millesimo, ed in altri luoghi delle loro valli, in causa appunto dell'importanza strategica delle strade che le percorrono.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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