Una galleria di 2314 metri traverso l'Apennino porta l'acqua nel versante della Polcevera ed a Genova, opera anche questa dell'ingegnere Nicolò Bruno. Altri laghi furono invece prosciugati, quello di Lajone, presso Sassello; alcuni fiumi, se non veri laghi, formano paludi, che dovrebbero e potrebbero essere assai facilmente prosciugate, regolandone il corso e traendo profitto delle acque, scarse è vero, ma con così rapidi salti, da servire ad alimentare tutte le forze elettriche occorrenti alle industrie ed alla locomozione del litorale.
Le acque minerali non sono molte, nè godono la celebrità di quelle d'altre regioni d'Italia. In alcuni comuni sprizzano acque solforose, fredde e termali come a Borgomare, che ha un piccolo stabilimento poco lungi dall'abitato; presso Pigna, dove da antichi tempi si curavano le malattie della pelle, specie la scabbia, sorge pure un piccolo stabilimento moderno. Svariate acque termali si trovano a Castelvittorio, ed in altri luoghi, tra i quali vanno giustamente celebrati, anche come deliziosi soggiorni alpini, Isolabuona e Vigna, e veri stabilimenti termali si trovano a San Stefano d'Aveto ed a Sopra la Croce. Sono invece numerosi come in nessun'altra regione d'Italia gli stabilimenti di bagni, ed i luoghi che pel dolce clima sono affollati nella stagione invernale, specie per le cure delle malattie di petto. In nessun'altra regione il mare concorre di più a rigenerare "nell'acque lustrali - le razze mortali" . La scienza medica ha detto "al mare, al mare, lavoratori affaticati, giovani donne spossate, adolescenti puniti dei vizi dei padri, al mare tutti voi che soffrite di questa lebbra moderna, la scrofola, e voi le cui ossa si piegano e si rammolliscono, al mare, pallida umanità, fiacca, sfibrata, infeconda" e tutti i litorali della Liguria si vanno per due o tre mesi dell'anno sempre più affollando di malati e di sani.
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