Il consumo del frumento sale a 1,58 quintali per abitante, come nelle regioni che ne consumano di più; quello dei cereali inferiori che nel Veneto raggiunge quasi la media di due quintali, si ragguaglia appena a 0,25. In 108 comuni è notevole il consumo della carne fresca, in altri quello del pesce e nel complesso l'alimentazione è buona, essendo quasi dovunque notevole anche la produzione ed il consumo della frutta, e abbastanza diffuso l'uso del vino. Anche le condizioni delle abitazioni sono buone, perchè si costruirono dovunque nuove e più comode case, dove anche i meno abbienti possono trovare buoni alloggi; si vennero specialmente diradando le popolazioni che vivevano accumulate in taluni centri, con le case altissime, addossate le une alle altre, come ancora si vedono nella stessa Genova, per modo da sottrarsi a vicenda l'aria e la luce.
Su tutti i promontori, in tutti i seni di queste coste privilegiate per la mitezza del clima e per la bellezza dei paesaggi, sono stati costruiti ed ogni anno aumentano palazzi, ville, alberghi in gran numero. Il litorale di Genova, per una ventina di chilometri da ambo i lati della città, è occupato da una linea non interrotta di case di campagna e di villeggiature, di opifici industriali, di cantieri. La popolazione delle città, troppo numerosa entro la cinta ristretta, si è sparsa nei sobborghi. Un po' alla volta la lunga via che serpeggia fra le officine ed i giardini salendo sui promontori, scendendo negli avvallamenti, deve necessariamente estendersi su tutta la costa ligure, poichè non i Genovesi soltanto, sibbene la folla europea delle persone agiate si sente attratta da quei luoghi incantevoli.
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