(262) Queste ultime strade si trovano già sui gioghi settentrionali della catena del Falterona, che funge da linea di displuvio con altezze assai modeste, perchè nessuna cima sotto la principale raggiunge i 1500 metri.
CORNO ALLE SCALE.
Da una fotografia di A. Cassarini di Bologna
[vedi figura 497.png]
La profonda intaccatura percorsa dall'alto Reno prova che la valle è incisa trasversalmente alla direzione delle pieghe, fra strati corrugati e pendenti a settentrione od a mezzogiorno, sebbene dovunque, nelle parti più elevate, il macigno, affiorando sotto al terziario superiore, costituisca da solo la montagna co' suoi strati talora inarcati a cupola, talora costipati in pieghe minute. La catena del Cimone continua oltre l'intaccatura del Reno, ma diventa secondaria, con cime inferiori a 1600 metri. Il Mugello, il Casentino, l'alta valle Tiberina la separano dal Falterona, tra antiche conche lacustri che noi ritroveremo, colle sbarre che congiungono i tronchi meridionali della catena del Cimone con quella del Falterona. Sulla vetta dominante del Cimone, la quale pareva tanto alta al Tassoni:
Che su la fronte sua cinta di geloPar che s'incavi e si riposi il cielo,
sorge un osservatorio-rifugio, che alcuni anni or sono trovai alquanto trascurato, e potrebbe rendere importanti servigi alla scienza. Questa montagna presenta un grande interesse anche sotto altri punti, perchè fu sovente visitata da secoli, come attestano le iscrizioni scolpite sovra i massi d'arenaria eocenica che ne costituiscono la cima; fu anche una delle vette, la cui altitudine venne determinata trigonometricamente con una certa esattezza dal 1668 e la prima misurata sin dal 1671 col barometro per merito di Geminiano Montanari.
| |
Falterona Cassarini Bologna Reno Cimone Reno Mugello Casentino Tiberina Falterona Cimone Falterona Cimone Tassoni Geminiano Montanari
|