) e l'Ugine (10 chil.) che scendono da Fiorentino, Montescudo e Castelleale ed entrano in mare alla Torre della Trinità, a Riccione, alla Torre delle Fontanelle. Il Conca reca al mare presso Cattolica le acque della montagna di Carpegna, e poco Lungi sfociano del pari il Ventena nato in Tavolato ed il Tavollo sceso da Saludecio, che segna il confine tra le provincie di Forlì e Pesaro-Urbino ed è perciò l'ultimo fiume della Romagna.(274)
N. 71. -- LAGUNE DI COMACCHIO.
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Oltre a questi fiumi e ad infiniti altri minori, esistono nella regione scoli, casse di bonifica, canali, navigli, che non è possibile enumerare se non affermando che in poche altre regioni ha dovuto esser più energica e continua la lotta dell'uomo contro la natura. Al sud delle bocche del Po, la grande laguna di Comacchio venne suddivisa, come si è detto, in parecchie parti dalle alluvioni che elevarono il corso errante dei fiumi, e quasi tutta la sua estensione è formata da vasti banchi di terreni alluvionali; tuttavia vi si riscontrano anche, specie nell'angolo sud-orientale, alcune profonde cavità o chiari, resti dell'Adriatico non ancora colmati dalle materie apportate dai fiumi. La laguna di Comacchio, spazio intermedio fra il suolo e le acque, si prolungava un tempo a grande distanza verso il sud e formava la laguna di Padusa che circondava coi suoi canali la città di Ravenna, attualmente in terraferma: le descrizioni che Strabone, Sidonio Apollinare, Procopio ed altri danno di quell'antica città si adatterebbero perfettamente ad una città lagunare, come Venezia e Chioggia.
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