Ubertosa quanto mai è adunque la pianura, fertile, la collina, più povero l'Appennino, che è bellissimo sfondo ai paesaggi emiliani
.(287)
La forma più consueta dei contratti agrari è la mezzadria, con varie modalità nei poderi non molto estesi; vengono appresso la colonia parziaria, il contratto d'affitto, la bovaria e la tenuta in economia. In alcune parti la proprietà è eccessivamente sminuzzata, mentre nella pianura non mancano le vaste proprietà. La condizione dei contadini è generalmente migliore che nel Veneto e in Lombardia, sebbene di rado mangino carne, e solo nella Romagna abbiano vitto più abbondante, salubre e variato, oltre la solita polenta, la ricotta e la minestra condita col lardo. Non mancano casanti o braccianti, sparsi per la campagna, in poveri tugurii, che nell'inverno filano o tessono rozze stoffe di canapa. L'agricoltura è generalmente in notevole miglioramento, per i metodi migliori di coltura, per le accresciute irrigazioni, per l'introduzione di macchine, di semi, di piante, per l'uso di concimi chimici. Appena seconda alla Sicilia nella coltivazione del frumento, è superata per il granturco soltanto dalla Lombardia e dal Veneto, mentre si coltivano largamente anche la segala, l'avena, e tutte le leguminose.(288) La pianura ha il vanto della produzione della canapa, che alimenta fiorenti industrie ed una considerevole esportazione, mentre minore importanza ha il lino. La coltivazione del castagno costituisce anch'essa una vera industria, e assai diffusa sull'Appennino è pure la patata.
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