Pochi trabaccoli, che vanno a caricar pietre nell'Istria, a portar frutta od erbaggi e alcune navi da pesca costituiscono quasi tutto il movimento.
Fra le antiche industrie che durano tuttora e appartengono esclusivamente all'Italia devonsi citare le pescaie delle lagune di Comacchio. Tutta la palude costituisce un immenso apparecchio di pesca unico al mondo. Il canale di Magnavacca, divenuto quasi affatto inutile per la navigazione, serve ora di porto d'entrata alle acque del canal Palotta che si può realmente designare col nome d'aorta di quello stagno. Questo canale, scavato dal 1631 al 1634, porta l'acqua salsa nell'interno del continente, a mezzo d'ingegnose ramificazioni di canali secondari, muniti di cataratte e di chiuse, e fa circolare l'onda vivificante fino alle estremità delle lagune; la grande striscia di Mezzano, che occupa tutta la parte settentrionale delle valli, si trova per tal modo riunita con gli stagni del litorale, e le sue acque dolci si sono cangiate in salse. I vari bacini arginati, in ciascuno dei quali vengono a metter capo le arterie ed arteriole del canal Palotta, sono altrettanti campi nei quali il pesce, portato dall'onda marina, viene a depositare le uova e si sviluppa in gran copia; il labirinto a doppio e triplo fondo che dà accesso ai nuovi ospiti venuti dal largo non li lascia più uscire; essi restano nei serbatoi e, giunta la stagione della pesca, si raccolgono colle reti a battelli pieni. Spallanzani vide prendere in un solo "campo" e in una sola notte più di 60,000 libbre di pesce.
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