Fece parte dell'esarcato greco, appartenne ai Longobardi ed ai Franchi, e l'imperatore Enrico V le diede coll'autonomia il suo motto glorioso Libertas. Irnerio levò alta la fama della sua università in tutto il mondo, e i glossatori ne seguirono l'esempio; poi alla facoltà legale furono aggiunte quelle di medicina e filosofia, e da Innocenzo VI quella di teologia, e vi insegnarono anche celebri scienziate come Novella d'Andrea e Laura Bassi. Bologna parteggiò per i guelfi alleandosi ai papi contro gli imperatori: Enzo, figlio di Federico II, vi fu tenuto prigione più di venti anni. Ivi papi e imperatori più volte convennero, Leone X e Francesco I, Clemente VII e Carlo V; poi la chiesa vi distese il suo tetro dominio dal quale uscì nel 1860. Nacquero a Bologna Irnerio, Bulgaro, Accursio, i due Rolandino, Guido Guinicelli, Francesco Raibolini detto il Francia, i Caracci, Domenico Zampieri il Domenichino, Guido Reni, Francesco Albani, Marcello Malpighi, Luigi Galvani, Marco Minghetti ed infiniti altri che professarono nel suo studio, o la onorarono nelle arti, nelle scienze, nelle armi. Oltre al Lambertini che fu poi papa Benedetto XIV, la città diede alla chiesa altri sette papi e più di duecento cardinali.
BOLOGNA. -- CHIESA DELLA MADONNA DI S. LUCA.
Da una fotografia dello stabilimento Alinari di Firenze.
[vedi figura 547.png]
Gli edifici sacri hanno grandissima importanza se pure non tengono il primato nel patrimonio artistico di Bologna; primo tra essi il tempio sacro a San Petronio, colla sua facciata incompiuta di cui si ammirano tuttavia le tre porte fregiate di bassorilievi.
| |
Longobardi Franchi Enrico V Libertas Innocenzo VI Novella Andrea Laura Bassi Enzo Federico II Leone X Francesco I Clemente VII Carlo V Bologna Irnerio Bulgaro Accursio Rolandino Guido Guinicelli Francesco Raibolini Francia Caracci Domenico Zampieri Domenichino Guido Reni Francesco Albani Marcello Malpighi Luigi Galvani Marco Minghetti Lambertini Benedetto XIV Alinari Firenze Bologna San Petronio
|