Siamo già nella pinetaLa divina foresta spessa e viva
Che agli occhi temperava il novo giorno...
più volte ricordata dal divino poeta,(305) che inspirò contemporaneamente Giovanni Boccaccio, e fra le cui ombre si commossero Dryden e Byron.(306) A Ravenna nacquero San Pier Damiano, San Romualdo, Vincenzo Coronelli, Giovanni Malpighi, Alfredo Baccarini, Romolo Gessi.
Sulla diritta via che adduce a Rimini si trova un solo Comune, Cervia, fondata da un lucumone etrusco, da un arconte ateniese o da un prefetto di Filippo Macedone, denominata da un tempio di Cerere, da una cerva, dai cerri che sorgevano sul lido, o dagli acervi di sale che vi si cumulano ancora. Nel 1307 l'aquila da Polenta "la ricoprì co' suoi vanni"; la città sorgeva allora tre chilometri più lontano dall'Adriatico, tra fossi e paludi, onde esalavano miasmi pestilenziali. Per fuggirli alla fine del secolo decimosettimo fu eretta dalle fondamenta la città moderna, sopra una duna, con un'amena passeggiata che dalla piazza centrale adduce al mare, regolare così che si direbbe una città americana. Le saline, tra le più vaste d'Italia, contribuiscono alla ricchezza degli abitanti, e la pineta cerviense continuando oltre il Savio la ravennate, sebbene guasta dai geli, fornisce legna da fuoco, sgobbole, scobbioli e pinoli.(307) Russi ha un antico castello, circondato da fabbricati di bell'aspetto e domina una fertile e ben coltivata pianura; Alfonsine è un assieme di numerose case, tra le quali serpeggia il Senio che dà moto a parecchie industrie: nel suo territorio è l'agro leonino, conteso a lungo tra due famiglie che chiamarono arbitro Leone X, per vederlo dato in dono ad un nipote del papa; ivi nacque Vincenzo Monti.
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