Lugo, forse da un lucus sacro a Diana, sorto sugli stagni di Padusa, giace ora in mezzo ad una fertile pianura, tra Senio e Santerno. Belle e spaziose vie adducono alla rocca medioevale, sede del comune e d'altri pubblici uffici, ristaurata da Alfonso II, incendiata più volte, saccheggiata nel 1796 dai Francesi; il cimitero di Lugo è tra i più artistici d'Italia. Bagnacavallo giace in pianura, con nobili edifici, ricca biblioteca, e doviziosi istituti di beneficenza, in un suolo ferace di cui sono rinomati i fagiuoli, i vini e i tartufi. Conselice, in terreno basso, acquitrinoso, coltiva cereali ed alleva bestiame; Malafuria preferì sin dal 1157 il nuovo nome di Cotignola, dai cotogni ond'è ricco il territorio, come lo sono le sue vie di torri e palazzi merlati. Massa fu detta lombarda, dopo che vi si ridussero nel 1232 sessanta famiglie di Brescia, fuggenti l'ira di Federico II, e si compone, al pari dei comuni suaccennati, di numerose frazioni.(310)
Anche la provincia di Forlì è divisa in tre circondarii, di superficie pressochè uguale, ed hanno tutti insieme 40 comuni. La città di Forlì, l'antica Forum Livii, il nome non è dubbio, come non è dubbia l'origine romana, vide le nozze di re Ataulfo con Galla Placidia, subì le rapacità dei Longobardi e degli Esarchi, e vinse, nella celebre tenzone cantata da Dante, le soldatesche francesi inviate da papa Martino IV contro Guido da Montefeltro. Soggetta a Bologna, dilaniata dalle fazioni, ebbe a signori gli Ordelaffi, quasi in continua lotta coi mercenari papali.
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