A 4 chilometri, una casa di modesti contadini s'annida tra le ruine del castello di Polenta, dove dimorò Francesca, e Dante ne imparò forse la mestissima storia d'amore; la vicina chiesa è monumento artistico pregevolissimo. Forlimpopoli è il Forum popilii dell'ottava regione italica di Plinio, importante ai tempi romani, anch'essa due volte distrutta e due risorta. A metà del secolo decimonono vi compì un famoso ricatto su gli abitanti raccolti in teatro il Passatore, capo di una delle bande che infestavano i dintorni. La rocca medioevale, il teatro, il palazzo comunale, la chiesa di San Rufino e qualche altra sono i monumenti più cospicui. Meldola, graziosa e pulita città, ha una bella piazza, poche traccie della rocca, un ponte costruito dai Veneziani sul torrente Viti, ed un mercato settimanale assai frequentato per le buone strade che vi adducono e i dintorni feracissimi. Civitella ha belle e pulite case e le ruine d'un palazzo di Teodorico; Predappio crebbe intorno alla rocca costruita nel 1283 da Giovanni d'Appia, in feracissimo territorio rinomato pei suoi vini, specie il sangiovese, ed uguale origine ebbe Teodorano, dove si lavorano due miniere di zolfo.
Cesena, la città dei tre papi, ovvero del monte, del ponte, del fonte, e, aggiunge il popolino, di papa Chiaramonte
E' quella, a cui 'il Savio bagna il fiancoCosì com'ella si è, tra il piano e il monte,(312)
fu notevole municipio di Roma, che Strabone e Plinio ricordano per i vini squisiti. Distrutta sotto Berengario, eroicamente difesa da Marzio degli Ordelaffi contro l'Albornoz nel 1357, distrutta di nuovo con strage orrenda degli abitanti, da quell'emulo di Nerone che fu il cardinale Roberto di Ginevra nel 1377, fu poi data in feudo ai Malatesta, per tornare nel 1465 alla Chiesa.
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