A Riolunato le frane formarono una imponente cascata, a Pievepelago, che ha qualche frazione superiore ai mille metri, i disastri delle montagne continuano ancora, e molti abitanti vivono in timore ad ogni pioggia che sommuova il terreno. Fiumalbo è il più alpestre comune della provincia, inerpicato sui fianchi del Cimone, alle cui falde sorgono pure, in posizioni assai pittoresche, Sestola e Fanano, dove ai danni delle frane si aggiungono talvolta quelli delle valanghe. Da Vignole si stacca un'altra strada montana che tocca Guiglia, col ben conservato Castello, Zocca con le numerose frazioni, e Montese con le ville amenissime fra i boschi di castagno delle sue pendici, da cui si dominano le valli del Panaro e del Reno.(319)
La provincia di Reggio somiglia per conformazione e grandezza a quella di Modena. Reggio, che si chiama d'Emilia, per distinguerlo dall'altro di Calabria, è la Regium Lepidi degli antichi; in essa trovaronsi terremare del più alto interesse, e certo venne in gran fiore prima che il costruttore della Via Emilia ne facesse una colonia romana. Distrutta quasi completamente nel quarto secolo, fu residenza di un duca longobardo, poi subì i Franchi, e più a lungo i signori di Canossa. Nel periodo di libera vita repubblicana potè dapprima svilupparsi, ed era noverata tra le principali città dell'alta Italia, con sette porte e mercati frequentatissimi. Ma lacerata, come tutte, dalle fazioni, cadde in potere degli Estensi, poi dei Lorenesi, e seguì così le sorti di Modena.
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