Nella valle del Parma si trovano su in alto Corniglio, con numerosi casali alpestri, Tizzano, antico e forte castello, e voglionsi entrambi di fondazione romana, Langhirano che trasse forse il nome dall'antico lago Arano, formato e distrutto dalle frane che anche in questa valle sono frequenti e temute, Lesignano dei Bagni colle celebrate sorgenti minerali e Vigatto, un importantissimo villaggio agricolo. Golese è invece assai decaduto dall'antica importanza e Cortile San Martirio sorse intorno a un'antica Badia di frati Cistercensi. Torrile è diviso in due dal torrente Parma, al pari di Colorno o Capo di Lorno, dove fu ospitato Torquato Tasso e trovarono asilo prima che altrove gli Ebrei. All'estremo confine della provincia, il Po formava una volta numerose isole chiamate mezzani ed il nome è rimasto a varie frazioni di un comune al confluente del Lorno nel Parma. Nella valle dell'Enza, sulle dirupate pendici dell'Appennino, in sito orridamente alpestre, si trovano Monchio, colle antiche tredici corti cui furono unite le numerose frazioni che formavano già il comune di Vairo. Neviano degli Arduini fu così chiamato dalla famiglia che l'ebbe in feudo ed è anch'esso alpestre comune, mentre Traversetolo, Montechiarugolo e Sorbolo si distendono nella pianura. San Lazzaro Parmense si può dire un grosso sobborgo del capoluogo cui è ormai pressochè unito da continuate abitazioni.
La parte superiore della valle del Taro forma il circondario tutto alpestre di Borgotaro, che fu già principato dei Landi.
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