La piccola città di Borgotaro, in un'ampia valle, ha aspetto amenissimo ed edificii cospicui; Bedonia si estende colle sue frazioni fra le due valli del Taro e del Ceno, mentre Tornolo è nella valle del Taro e una sua frazione, Santa Maria, si trova anzi a poca distanza dalle sorgenti del fiume. Albareto è un complesso di meschini casali alpestri, Valmozzola fu già temuta per le rocche, dalle quali i Pelavicino assalivano i viandanti, e Berceto ebbe un'antica e fortissima rocca e conventi, soppressi per le orgie che vi si consumavano.
Il terzo circondario della provincia ha nome da Borgo San Donnino, e ne occupa la parte nord-ovest. La piccola città capoluogo sorge sul sito dell'antica Fidentia, in amena e ricca pianura, fra Stirone e Rovacchia. Dall'allevamento di bestiame e dalle fertili campagne ritrae grandi ricchezze per cui ha palazzi, ricchi istituti di beneficenza, un bellissimo teatro e una grande cattedrale incominciata nel secolo XIII e ancora incompiuta. La vicina Salsomaggiore va celebrata, come già sappiamo, per le sue acque alle quali deve lo aver tolto il nome del comune a Vigoleno; anche a Tabiano si trovano altre acque termali simili a quelle di Salsomaggiore. Busseto, più che per esser stata capitale dello Stato dei Pelavicino,(324) è celebre in tutto il mondo per aver dato i natali, in una località chiamata le Roncole, a Giuseppe Verdi; Polesine fu più volte distrutta ed è sempre minacciata dal Po e anche Zibello ha le sue abitazioni sotto gli argini del fiume, sulle rive dello Stirone; intorno all'antica rocca sorse la borgata di Pellegrino e a breve distanza da questo fiume giace Soragna, con uno stupendo palazzo signorile, ricco d'affreschi e di ombrosi giardini.
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