Il massiccio palazzo Farnese fu costruito dal Vignola e serve di caserma; tra i palazzi privati è notevole quello dei Landi, sebbene in gran parte ruinato. La città ha per la sua posizione una grande importanza strategica, ed è perciò sede di un corpo d'armata.(325)
Castel San Giovanni è l'estremo comune dell'Emilia, e fu perciò munito di rocca e di mura, atterrate per costruire bellissimi passeggi e destinare l'area del castello a piazza del mercato; le sue case sono assai pulite, ed il borgo pavese, ora riunito alla città, mostra quali fossero le sue relazioni colla vicina provincia. In cima ad una ridente collina che domina le due valli sorge il fresco borgo di Ziano, con le frazioni di Vicobarone e Vicomarino, già suoi capoluoghi, ed altre ancora; nelle pianure o su piccoli poggi sorgono Borgonovo, col capoluogo edificato nel 1196 dai consoli di Piacenza, ma divenuto tale ai danni di Castelnuovo solo nel 1815. Sarmato, già castello fortissimo degli Scotti; Pecorara e Nibbiano, più volte ruinati dalle frane, comuni alpestri che vivono precipuamente allevando pecore; il secondo ha molto guadagnato dall'apertura della strada col pavese; anche Pianello sorse dapprima nelle selve castruziane ricordate nella tavola di Velleja, e fu poi munito di forti castella, lunghesso il corso del Tidone. Agazzano, Gragnano, Calendasco, Rottofreno siedono fra il Tidone e la Trebbia e furono tutti feudi degli Scotti, dei Dal Verme, degli Anguissola; Rottofreno è veramente Rottofredo, ma gli cambiò nome il popolo per dar fondamento alla favola che ivi si spezzasse il freno al cavallo d'Annibale!
| |
Farnese Vignola Landi San Giovanni Emilia Ziano Vicobarone Vicomarino Borgonovo Piacenza Castelnuovo Scotti Pecorara Nibbiano Pianello Velleja Tidone Gragnano Calendasco Rottofreno Tidone Trebbia Scotti Dal Verme Anguissola Rottofreno Rottofredo Annibale
|