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      (344) L'Argentaro è uno dei tipi più perfetti di codeste alture che possono essere considerate ad un tempo siccome appartenenti all'Italia peninsulare e al mare Tirreno; in tutta la terra v'hanno ben poche formazioni di tal genere, le quali presentino altrettanta regolarità nella loro disposizione generale. La montagna ripida e rocciosa, coperta tutto all'intorno di alte trincee, ciascuna delle quali ha il suo castello fortificato o la sua torre di guardia, si protende lontano nel mare, come per isbarrare il passaggio ai bastimenti; due cordoni litorali che rivolgono verso il Tirreno la loro graziosa concavità, nel vivo contrasto della cupa verdura dei loro pini coll'azzurro delle acque e colle tinte giallastre delle roccie, congiungono la montagna con le sporgenze della riva continentale, separando per tal modo dal mare un lago di forma regolare, al centro del quale la piccola città d'Orbetello occupa l'estremità di un'antica spiaggia in parte corrosa dalle onde.
     
      N. 84. -- MONTE ARGENTARIO.
     
      Scala di 1 : 100,000
      [vedi 084.png]
     
      Anche l'arcipelago toscano ha vette notevoli. Montecristo è un deserto bastione tricuspidale di granito alto 649 metri, dove si sbizzarrirono i romanzieri ed ha ora una riserva di caccia il re d'Italia. Capraja è dominata dal Monte Castello, colle sue friabili trachiti multicolori. L'isola del Giglio eleva la sua maggior vetta a 496 metri, la Gorgona ha il monte Calvi a soli 255, mentre Giannutri spinge a soli 93 i suoi calcari, e le roccie plioceniche di Pianosa sporgono appena dal mare.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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