Essendo il sollevamento della val d'Ambra di oltre 100 metri maggiore di quello della Val di Chiana, la foce d'Ambra venne chiusa, e per la foce di Chiani l'Arno si protese fino al Tevere per la Paglia. Al principio del periodo quaternario la Sieve si getta nella conca fiorentina, il suo corso inferiore lentamente si inverte, ed assorbe l'Arno del Casentino, che abbandona il tratto a valle della foce di Chiani: questa diventa la Chiana, che sino a tempi storici seguita a correre dove già era passato l'Arno, verso il Tevere. Ma poichè l'Arno si veniva deprimendo, la Chiana si divise in due parti: l'una di esse diventò un affluente verso l'Arno, l'altra scese verso il Tevere, con un tratto di incerta pendenza che durò sino all'età moderna.
N. 86. -- STRETTA DELL'ARNO.
Scala di 1 : 100,000
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Uno dei mutamenti più importanti verificatisi nel regime delle acque del bacino dell'Arno è stato compiuto dall'uomo col dirigere le forze vive della natura in Val di Chiana. Questa depressione è una via naturale aperta a mezzo delle acque fra il bacino dell'Arno e quello del Tevere: là, come fra l'Orenoco e il fiume delle Amazzoni, sebbene in proporzioni assai minori, si trovava un piano basso donde le acque si espandevano nell'uno e nell'altro bacino. Una volta lo spartiacque era nella immediata vicinanza dell'Arno; una parte delle acque di Val di Chiana scendeva al fiume toscano, circa 50 metri più basso, mentre la maggior massa liquida restante, priva di scolo regolare, si stendeva in lunghe paludi verso il sud, sino ai laghi che domina all'ovest, dall'alto delle sue colline, la piccola città di Montepulciano; a quel punto incomincia a determinarsi nettamente la pendenza che reca le acque verso il Tevere.
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