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      Gli Etruschi erano rinomati per la loro abilità in tutti i lavori idraulici; essi sapevano arginare i torrenti, scolare le paludi, prosciugare le campagne; quando furono assoggettati, i loro argini e i canali ben presto sparirono, le paludi ricomparvero e la natura tornò allo stato selvaggio. Ma si citano pure città salubri nel medio evo ed attualmente desolate dalla febbre. Così Massa Marittima, dominata al nord-est dalle alture del gruppo di Montieri, fu ricca e popolosa durante tutto il suo periodo di libertà repubblicana; dopo che i Pisani e i Senesi le tolsero l'indipendenza, non proseguirono più i lavori nelle campagne e le acque torrenziali si accumularono in lagune. A' dì nostri i lavori di risanamento le hanno restituita in parte l'antica prosperità.
      Fra le cause materiali che dopo l'epoca romana contribuirono maggiormente a peggiorare il clima locale, devesi annoverare il diboscamento delle montagne e lo straordinario aumento delle terre alluvionali che ne fu conseguenza. Finalmente, durante tutto il medio evo e fino ai tempi moderni, i monasteri della Toscana possedevano grandi vivai di pesce nelle Maremme e si opponevano energicamente a tutti i lavori che avrebbero potuto privarli delle loro preziose provviste dei giorni di magro e per la quaresima. Numerosi tirannelli delle città dell'interno tenevano ben volentieri a possedere qualche campagna malsana nella regione paludosa, per avere in tal modo la possibilità di esiliarvi coloro di cui volevano sbarazzarsi senza aver le noie o i rimorsi d'un delitto da commettersi senza ipocrisia.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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