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      Questo tipo toscano, mentre ha in generale una forma craniologica che non differisce molto da quella delle popolazioni che abitano le regioni occupate nei tempi preistorici dalla stirpe che abbiamo la consuetudine di chiamare italica, considerato nel suo insieme, ha pur sempre una fisonomia psichica propria, che lo distingue da ogni altra popolazione italiana. Non potendosi attribuire un tal fenomeno al concorso di elementi etnici differenti, od all'influsso delle istituzioni politiche che dalla conquista romana fino a noi non differirono gran fatto da quelle delle altre regioni italiane, è giocoforza ricercare nell'ambiente, in codesto fortunato assieme di condizioni materiali e morali, la cagione di quella speciale forma storica, che in maniera concisa chiamasi carattere toscano. Non c'è manifestazione umana a cui non si possa felicemente attribuire siffatta espressione; dalle più sublimi estrinsecazioni intellettuali alle più umili applicazioni manifatturiere, in tutto possiamo rintracciare una specialità toscana in mezzo alle infinite varietà nazionali ed estere.
      Si può dire infatti, che a quante cose si volse l'attenzione e l'operosità di questo popolo, in altrettante esso lasciò un'indelebile orma. "Dopo aver cercato un ordine speciale architettonico nei tempi antichi, dà un'impronta caratteristica ad ogni opera d'arte dove, ad eccezione della pittura, non può temere confronti per secoli. Nella pittura stessa, per altro, la gara s'accende non fra estranei, ma appena fra consanguinei, fra gli Umbri della destra e gli Umbri della sinistra del Tevere.


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Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
Volume V - Parte seconda - L'Italia
di Elisée Reclus
Società Editrice Libraria Milano
1902 pagine 794

   





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