Il minerale che ogni anno si estrae dall'isola d'Elba ascende a circa 200,000 tonnellate per un valore di oltre due milioni di lire, che si esporta in Inghilterra e in Olanda, ma tra breve si consumerà quasi totalmente negli alti forni, che sono stati costruiti nell'isola. Si estrae il rame dalle miniere di Montecatini in Val di Cecina, da quelle di Boccheggiano e da altre,(377) e si lavora quasi tutto a Livorno, mentre nulla è la produzione dei minerali di piombo e d'argento per cui andò celebrata la miniera del Bottino in quel di Serravezza. La miniera di mercurio del Monte Amiata è la sola d'Italia, mentre quasi trascurabili sono quelle di Chiusdino e alcune altre che producono antimonio e stagno. La lignite di San Giovanni Valdarno, quelle di Tassi e Montemessi in Maremma, le torbe dell'alveo dei laghi di Bientina e Massaciuccioli, costituiscono prodotti industriali veramente importanti, i due terzi della produzione italiana.(378)
     
      N. 93. -- CAVE DI MASSA E CARRARA.
     
      Dalla Carta dell'Ufficio idrografico della Regia Marina.
      Scala di 1:100,000
      [vedi 093.png]
     
      Le Panie hanno grande ricchezza di marmi, che, utilizzati in tutto il periodo romano - i saxa ligustica di Giovenale, - dopo aver servito agli Etruschi, hanno una lunga e gloriosa storia, ed alimentano ora una delle industrie per cui va più rinomata l'Italia. Il marmo bianco, statuario, finissimo, dai cui blocchi vennero cavati i primi capolavori dell'arte antica e moderna, vince al contrasto anche i più famosi di Paro, ed è ora più che mai ricercato,(379) specie dai Cresi dell'America, sì che tutti quei monti sono traforati di cave, onde si traggono, oltre al marmo statuario, i brecciati, i venati, i bardigli.