Ha industrie importanti, per la posizione sua sull'asse di tre valli feracissime è centro di commerci cospicui, e il suo vino era già lodato da Plinio.(395)
Cortona disputa l'onore dell'antichità alle più vetuste città d'Italia. Virgilio dice che Dardano, prima di Troja, fondò questa città
Hinc illum Coryti Tirrena ab sede profectume tuttodì si ammirano i colossali avanzi delle antiche mura ciclopiche, di ipogei etruschi, di terme romane. Dall'altezza di quasi 500 metri sul livello del mare, e più dalla fortezza che la domina (662 m.) si ha una veduta incantevole sulle valli di Chiana, dell'Ombrone, dell'Orcia, sul Trasimeno e la poderosa massa trachitica dell'Amiata. Luca Signorelli ne illustrò coi suoi dipinti le chiese, una delle quali è sacra a Santa Margherita da Cortona, la seconda a Maddalena. Il suo museo etrusco conserva preziosi ricordi, tra i quali il lampadario celeberrimo, e le sue colline producono vini ed olii prelibati. La città, che ha ora appena 4000 abitanti, ebbe anch'essa una legione di uomini illustri nella politica, nelle armi, nelle arti, nelle lettere, nelle scienze.(396)
A ponente di Arezzo la valle dell'Arno forma il Casentino, una valle amenissima, chiusa tra le maggiori catene dell'Appennino, Pratomagno e l'Alpe di Catenaja, non meno celebre per le industrie, e i tesori artistici, per la storia e lo svegliato ingegno degli abitanti.(397) Bibbiena, il suo borgo più cospicuo, sorge a 108 metri di altezza e sostituì belle vie, ampie piazze, palazzi moderni alle tetre torri, alle mura e alle anguste e buje viuzze, dove si pigiavano ancora nel passato secolo i suoi abitanti.
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