Presso la città sorge il convento fondato da Savonarola e Lorenzo il Magnifico, con meraviglie d'architettura: il territorio produce derrate e vini prelibati, e più lo sono le sue castagne, "i confetti di Bibbiena", che il Burchiello celebrava nei versi giocosi. Castel Focognano, Chitignano rinomato per le sue acque minerali, Chiusi (in Casentino), a 912 metri d'altitudine sull'Alvernia, Ortignano con Raggiolo, che anche uniti formano un comune, per toscano, assai piccolo. Talla, Montemignajo, Castel San Nicolò, sono ameni luoghi di montagna. Poppi fu già capoluogo del Casentino, dominato dal castello dei Guidi, col vasto campo franco, dove furono combattuti duelli e tornei innumerevoli; Pratovecchio, la cui popolazione crescente vieppiù s'allarga oltre le mura, ha cospicue industrie forestali; nel territorio di Stia nasce l'Arno, che "dirizza prima il suo povero calle" a Porciano, nel cui castello vuolsi fosse chiuso per qualche tempo l'Alighieri, che certo vi si accese di senile amore per donna del luogo. A Bibbiena nacquero il celebre cardinale Francesco Berni, a Stia Bernardo Tannucci, e sarebbe lunga anche qui la lista dei grandi che questa ed altre terre del Casentino hanno dato all'Italia, alcuni anzi all'umanità. Nell'alta valle del Tevere si trovano i comuni, come quelli del Casentino, montuosi, di Pieve Santo Stefano, nel cui territorio nasce il Tevere, l'antica Oppidum Veronae, Badia Tedalda, a 750 metri, Caprese, dove nacque il divino Michelangelo, Sestino sulla Foglia, volta al versante adriatico.