Ha piazze ampie, vie spaziose, ma la sua maggior gloria è in quell'angolo dove fra l'erbe, come in un silenzio di morte, sorgono l'antica cattedrale, il battistero, la torre, il camposanto. La cattedrale è uno dei primi esemplari del tipo cui appartengono molte chiese toscane, decorate di loggie e d'archetti ai lati e sulle facciate. Queste loggie formano anche negli altri edifici la ricca decorazione sovrapposta all'impianto più esclusivamente toscano, e come ricorre nella facciata e sui lati e gira l'abside della cattedrale, così gira a spirale tutta la torre pendente e fornisce il motivo delle ghirlande sovrapposte che incoronano con vaga decorazione l'interno del Battistero. L'interno, a cinque navate, è armonico e maestoso, tutto pieno di monumenti, e monumento insigne è anche la lampada che col suo movimento avrebbe condotto Galileo alla scoperta dell'isocronismo dei movimenti del pendolo. Il Battistero è a sua volta una delle più sublimi creazioni dell'arte cristiana, e la torre pendente strapiomba ben 4-3 metri a sud della verticale, essendo alta 55,22 metri a sud e 54,52 a nord, per vizio di costruzione, che si manifestò, pare, quando la torre era a mezzo. Il Camposanto, nobile edificio marmoreo dello stile gotico, è un immenso quadrilatero, ricco di statue, di monumenti, e più dei celeberrimi affreschi che rappresentano il trionfo della morte, il giudizio universale ed altri soggetti.(412) La città contiene altre chiese artistiche, palazzi, musei, monumenti a Cosimo I, a Ferdinando I, a Leopoldo I, a Mazzini, ed è ricca di teatri e di istituzioni di beneficenza e di educazione, ospedali, biblioteche, università. I figli suoi che andarono celebri nel mondo formano una vera legione, da Pietro Diacomo a Ippolito Rosellini, da Andrea Pisano a G. B. Tempesti, da Nicola Pisano a Sebastiano Tamburini.