Vi si distendono dodici comuni, di modo che, se non per territorio, pel numero loro, può dirsi la metà della provincia.(421) Pescia è città cospicua, specie dopo che le si vennero aggregando altri comuni; ha un antico castello, con belle case, ampie strade, vini famosi del Trebbiano, tra folti oliveti; Beppe Giusti ricorda i suoi venti, specie "al passo infernale del ponte", ch'egli doveva traversare per andare a casa sua.(422) La città ha cartiere, filande ed altre manifatture, ma più attende all'industria vinicola. Nei suoi dintorni amenissimi, la "Svizzera pesciatina", sorgono Collodi, forse un antico Forum Clodii, Veneri, Castrum Veneris, ed altri luoghi anche storicamente famosi. Altopascio s'affaccia alla bassura di Bientina e ne dominava un tempo le acque dalla torre merlata oltre 51 metri, la cui campana, la "smarrita", soleva suonare a mezz'ora di notte per mettere sulla buona strada i viandanti perduti nelle boscaglie piene di malandrini e di fiere; il borgo è rinomato anche per l'antichissimo ospizio da cui si sparsero nel mondo i maestri degli Spedalieri; ivi presso si combattè il 29 settembre 1325 una delle più grandi battaglie delle storie medioevali. Montecarlo era un tempo Vivinaia, colla celebre villa del marchese Bonifazio e della contessa Matilde, sulle cui rovine si costruì il cimitero, e colla formidabile rocca del Cerruglio; Uzzano e Vellano sorgono più in alto con rovine di castelli; e il territorio di Villa Basilica comprende i monti più alti della Val di Nievole, per cui è ricco di vini e di granoturco, ma più di castagne e di freschi e pingui pascoli.
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