(147) Il Veneto ci dà la cifra più bassa del regno dei sordomuti (4,16 su 10,000) e di ciechi (3,92 per 10,000 abitanti). La media dei cretini è di 694 per 10,000 abitanti.
(148) LIOY, Sui laghi; Id., Monografia del lago di Fimòn.
(149) BATTISTI, Il Trentino, pag. 210.
(150) COMBI C., L'Istria, Milano 1885.
(151) Così ciasa per casa, caud per caldo, grani per grandi, blastemar per bestemmiare, sentes per senti, ed altri fenomeni glottologici proprii del ladino. I comuni veramente ladini sono i seguenti:
Campitello
518
Pozza
743
Canazei
904
Soraga
371
Mazzin
473
Vigo di Fassa
738
Perra
500
(152) San Felice (St. Felix), Lauregno (Laurein), Proves, Senale (Frauenwald), con 1679 ab., nella Val del Noce; Trodena (Truden) e Anterivo (Altrei), con 990 ab., in quella dell'Avisio; e poi: Frassilongo (Gerent), Fierozzo (Floraus), Palu (Palai), Vignola, Folgaria (Folgereit) e Luserna con 6177 abitanti.
(153) A. GALANTI, I Tedeschi sul versante meridionale delle Alpi, Roma 1885, e la copiosissima letteratura ivi citata.
(154) La lingua cimbra, come malamente fu chiamato questo dialetto simile al bavaro tirolese, si parla ancora intorno ad Asiago, nelle contrade Eckelen e Scalabrini, dai vecchi di Canove e Camporovere, da alcuni abitanti di Castelletto, Rotzo, Mezzaselva, nelle frazioni di Ronchi e in qualche altro gruppo di case di Gallio. L'affinità coi dialetti suddetti è evidente come dai proverbi af an morgen roat, oder bint oder coat, la mattina rosso vento o fango; a schbälbelle machet net in langoz, una rondinella non fa primavera; der morgen stunt hat'z golt in munt, l'ora del mattino ha l'oro in bocca.
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