4.o Paduli Grossetani. -- Prima del 1860 furono colmati 6000 ettari ed essiccati 377 ettari; nel 1890 erano sotto colmata 3600 ettari, che ora sono tutti coltivati. La superficie bonificata può ritenersi di 7000 ettari, quella su cui si estese la colmata di 9600, 63,000 ettari furono trasformati, e la parte di paese malsano da 170,000 ettari fu ridotta a men di 100,000. Il valore dei terreni da 565,000 lire aumentò a oltre 3 milioni. Per tutte le maremme toscane si spesero sinora 32 milioni e si presume ne occorrano altri 5.
      Bonifiche per essiccazione:
      1.o Lago di Bientina. -- Scolano in questa bassura 400 chilometri quadrati di fertile terra, e di questi ben 150 sono pianeggianti, con scoli insufficienti e per mesi e mesi sotto acqua. Si spesero 16 milioni, e ne occorreranno altri 12 per allacciare le acque dei monti, portate al Serchio e all'Arno, e costruire una nuova botte sotto questo fiume.
      2.o Stagni di Vada e Collemezzono. -- Estensione della bonifica 4000 ettari. Dal 1860 se ne curò solo la manutenzione, abbandonata dal 1864 al 1868.
      3.o Stagno e paludi d'Orbetello. -- Superficie 1304, quasi tutti essiccati, con una spesa di 2,200,000.
      4.o Pianura dell'Alberese. -- Superficie 1332 ettari, spesa 1,200,000.
      Questi dati sono tolti da una pubblicazione dell'ing. A. PEDONE, fatta nel 1900, la quale però dà soltanto notizie vecchie, incomplete e confuse, che completeremo nell'Appendice.
      (354) Nel 1890 la produzione dell'acido borico salì a 18,740 quintali, quella del borace a 9504, con un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di lire.