Politicamente, questo altipiano fa parte della Reggenza di Tripoli, e quindi si trova, almeno in apparenza, in potere diretto del sultano di Costantinopoli, ma geograficamente è affatto distinto dal resto della Tripolitania: gli avvenimenti contemporanei mostrano come il presente equilibrio politico sia instabile. Non sarebbe quindi da stupirsi che nella divisione che si sta facendo dell'Africa dagli Stati europei, il paese di Cirene e la Tripolitania venissero, tra non molto, assegnate all'Italia(2) od a qualche altra potenza, anzichè alla Turchia. D'altra parte, il governo, che apparentemente appartiene a capi eletti a Stambul, in realtà è in mano degli Snusi, che sono l'autorità per eccellenza in tutto il territorio compreso tra la frontiera egiziana e la Sirte orientale. Quest'ordine religioso, costituito da prima in Algeria, ha ora la sua capitale a Giarabub, nell'oasi di Faredga. A questo appartengono tutti i personaggi investiti di cariche giudiziarie e municipali, nè alcun impiegato turco si tollera se non è ligio al capo dell'ordine: basterebbe una parola del mahdi di Giarabub per formar un esercito di fantaccini e cavalieri, senza alcun aiuto del governo turco(3).
      La regione del litorale africano compresa tra l'Egitto e la Tripolitania propriamente detta, è al presente la contrada mediterranea meno frequentata dai commercianti europei e la meno popolata di tutto il bacino del mare Interiore. Non più di trecentomila persone, forse duecentocinquantamila soltanto, vivono tra la frontiera d'Egitto e la bassura che dall'oasi di Farêdga si dirige verso il golfo della Grande Sirte(4). I battelli a vapore, che percorrono il Mediterraneo in tutti i sensi, si fermano raramente nei porti di Barca; e la costa, che si estende per circa 2,000 chilometri da Alessandria a Tripoli, è di nessuna importanza per i grandi scambi commerciali.