Il promontorio che domina il golfo di Solum fu pure, per alcuni autori dell'antichità, Sallustio, Pomponio Mela, il termine fra l'Africa e l'Asia, poichè ritenevano l'Egitto parte del continente orientale(7). In questo sito, le prominenze più alte dell'altipiano superano 300 metri e chi percorre il litorale deve salire un ciglione sporgente che offre un sentiero a gradini scavati, i quali meritarono a tutto il promontorio, fino a Ras el-Melah o «Capo del Sale», il nome greco di Catabaszmos Megas o «Grande Discesa»: gli Arabi venuti dall'Egitto lo chiamano ora Akabet el-Kebir o «Grande Salita». Verso El-Edrisi era la «Salita dei Gradini», Akabah el-Solum, donde il nome del golfo vicino. Si comprende che questi rialzi scoscesi e la profonda incavatura del litorale formata dal golfo di Solum, siano sempre stati ritenuti dai marinai e dalle carovane un termine naturale, sebbene nell'interno del paese il piano continui da una parte e dall'altra senza grandi differenze di livello.
      Dal golfo di Solum alla grande curva alla cui estremità occidentale è posta Bengazi, il litorale è diviso in due parti quasi eguali dal golfo di Bomba, che domina ad ovest il promontorio Ras et-Tin o «Capo dei Fichi». Ad est di questa profonda baia, dove fin d'ora si parla di un futuro porto simile a quello della Spezia, la costa è la stessa dell'antica Marmarica o Marmarida; ad ovest la riva della Cirenaica propriamente detta s'arrotonda in un elegante arco di cerchio. Un torrente, l'uadi Temmin, divide nettamente le due contrade, non con le acque, poichè gran parte dell'anno è asciutto, ma con le sabbie del letto: lungo circa 100 chilometri, è il solo torrente nel territorio di Barca, che non si confonda coi semplici rivi che rimangono asciutti poche ore dopo la pioggia.