Pagina (19/1046)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Si dice anche che i fedeli dell'Ordine abbiano smesso alquanto, specialmente i cittadini di Bengazi, del rigore delle loro regole. Non è raro il caso di vedere qualche khuan fumare tabacco ed indossare vesti di seta adorne d'oro e d'argento(34).
     
     
      Le mire delle potenze europee sono specialmente rivolte ai porti, chiave di dominio delle vie interne, che la popolazione indigena non può in modo alcuno difendere. Il porto che più d'ogni altro sembra adatto alla sicurezza delle navi e per lo stabilimento di magazzini è il Marsa Tobruk, chiamato anche Tabarca. In quel luogo, da nord-ovest a sud-est, sorge parallelo alla costa un masso peninsulare che termina ad oriente con due punte aguzze e dall'altro lato si unisce alla terraferma con un istmo poco elevato. Limitata da questa penisola a nord ed a sud dalle sponde dirupate d'un altipiano, fesso da burroni da cui precipitano per 150 metri bellissime cascate, è una baia lunga circa tre chilometri. In questo porto naturale, le navi pescanti più di dieci metri possono ancorare al sicuro, riparate da tutti i venti, tranne da quelli d'est e di sud-est: uno spezza onde ricurvo all'entrata della baia potrebbe arrestare le ondate che vengono da oriente e trasformare così il porto di Tobruk in uno de' migliori e nello stesso tempo de' più vasti ripari marittimi del Mediterraneo. Alcune rovine in principio della penisola, quelle d'Antipirgo o di qualche altra città greca, e gli avanzi d'un castello saraceno sulla riva settentrionale mostrano che questo porto prezioso non fu mai perduto di vista, sebbene le regioni attigue siano quasi deserte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Nuova Geografia Universale. La Terra e gli uomini
olume 11 - l'Africa settentrionale - parte II
di Elisée Reclus
Editore Vallardi Milano
1890 pagine 1046

   





Ordine Bengazi Marsa Tobruk Tabarca Tobruk Mediterraneo Antipirgo