Sull'altipiano fu scavata una cisterna, una delle più grandi e meglio costrutte che siano rimaste degli antichi tempi. A sud-est delle rovine, sopra un luogo ancor più elevato, sta la cisterna di Safsaf, in forma di canale, rivestita di enormi lastre di pietra per tutta la sua lunghezza, di quasi sei metri(47).
N. 3. - CIRENE.
Cirene, che diede il nome a tutto il paese, conserva alcuni monumenti innalzati nel suo tempo glorioso, quando ricacciava i Libi, teneva fronte all'Egitto e propagava sul continente africano la civiltà greca. Aristotile scrisse la storia, che poi andò perduta, di questa città che diè i natali al filosofo Aristippo, al poeta Callimaco e all'astronomo e geografo Eratostene. Quelle rovine si trovano ora in peggiore stato che non fossero quando le vide Pacho, il primo de' viaggiatori europei che visitasse quei luoghi: vi furono anche tolte parecchie scolture. Si riconoscono però ancora de' templi, un teatro, lo stadio, colonne e muri di cinta di circa cinque chilometri di circonferenza che limitavano una parte dell'altipiano. Dal lato della pianura, l'area della città termina con alcuni promontori che la separano da profondi burroni. Perchè gli edifizi potessero avere un sito più comodo, in alcuni luoghi la roccia fu eguagliata, limata si può dire, turandone gli interstizi; strade che serbano ancora i vestigi de' carri, traversano l'altipiano. Ma ciò che più stupisce i viaggiatori è la grandissima città de' morti che, per alcuni chilometri, circonda ad ovest, ad est, a sud quella che fu la città de' vivi; sembra che Cirene sia stata, più che altro, una vasta necropoli: da questo lato nessuna città greca le può essere paragonata.
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