Il lago di Buseima, che sorge nel mezzo dell'oasi omonima, ha anche da lungi l'aspetto d'un lago di montagna. Dominato com'è dai dirupi d'una costa a perpendicolo, mentre bagna con le sue acque azzurrine un macigno isolato in forma di piramide, si estende fra i palmeti circa dieci chilometri e le efflorescenze saline delle rive, su cui vibrano e girano di continuo colonne d'aria riscaldata, rassomigliano a creste schiumanti di onde spezzantisi contro la riva. Di fronte ai laghi e ai serbatoi salini di Cufra si possono scavare pozzi di acqua dolce, e dovunque il suolo è coperto di vegetazione arborescente ed erbacea, sufficiente almeno per servire di pascolo ai cammelli.
N. 7. – OASI DI CUFRA.
Quantunque quelle di Cufra non somiglino alle altre oasi del deserto per ricchezza di vegetazione, questa è però pochissimo svariata: una specie di piante, per esempio, l'alfa, il tamarindo, l'acacia, si estende da sola parecchie decine di chilometri quadrati. Rohlfs ha riportato trentanove specie, di cui ventisei coltivate, dalla sua esplorazione, la quale fu però sospesa troppo di botto, perchè avesse dato tutti i risultati attesi. Spicca nella flora di Cufra una quantità di fichi selvatici formanti foreste, dove s'annidano numerosissimi serpenti non velenosi che attorcigliati ai rami attendono, eretta la testa, i piccoli uccelli a tiro. Fan loro però guerra senza tregua uccelli maggiori che sembra appartengano alla fauna speciale di Cufra. Negli stagni nuotano immense anitre ed oche selvatiche; vicino alle acque si vedono alcune cicogne e le oasi ricevono la visita delle rondini di passaggio.
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