Ad ovest del Giebel Yefren sorgono man mano altri giebel, ancora pochissimo conosciuti(80),
CIRCO DEL CASR EL-GIEBEL.
Disegno di Slom, da M. Vatonne (missione di Ghadames) [vedi figura 053.png]
il Nefusa, poi il Duirat, che segue a svolgersi parallelo alla riva del mare, a circa 100 chilometri di distanza, e poi, avvicinandosi alla costa, muore in Tunisia, presso il golfo di Gabes. Quasi dovunque i primi monti della Tripolitania sono rivestiti di terra vegetale come le alture della Cabilia algerina, e qui come là prosperano egualmente gli alberi fruttiferi coltivati con amore da Berberi dell'uno e dell'altro paese. Non un villaggio che non abbia boschetti di datteri, piante d'olivo, melagrani, fichi, albicocchi.
Sul dinanzi del Giebel propriamente detto, cioè sulla sponda frastagliata dagli altipiani, sorgono, isolati, alcuni vulcani spenti. Anche in mezzo alle alture, le roccie calcari son fesse da crepacci per cui uscirono lave basaltiche. Pare che alcuno di quei coni si sia fatto strada traverso le roccie sedimentari del Giebel Duirat(81). A nord-ovest del Giebel Ghurian si drizza il vulcano Manterus, a doppia cima; più ad est inclina a mezzodì il cratere rotto in ogni parte il Tecut, che è forse il monte più alto della Tripolitania settentrionale (853 metri). A nord-est del promontorio terminale formato dal Ghurian, si stende una terrazza inferiore sparsa di chaba o ciabat, cioè di gorghi circondati da eruzioni di lave su cui sorgono boschetti di alfa. Più lungi una montagna santa, il Giebel Msid, con in cima un castello arabo del decimoterzo secolo, fa spiccare la sua mole verdeggiante molto più alta di tutte le circostanti colline.
| |
Giebel Yefren Slom Vatonne Ghadames Nefusa Duirat Tunisia Gabes Tripolitania Cabilia Berberi Giebel Giebel Duirat Giebel Ghurian Manterus Tecut Tripolitania Ghurian Giebel Msid
|